Insieme
per Jacopo

FAR FIORIRE IL DESERTO

L'ASSOCIAZIONE

L’associazione “Insieme per Jacopo”
nasce per trasformare il dolore in Amore.

Jacopo

Jacopo è stato sempre vorace.

Da bambino era vorace perché aveva un grande appetito, crescendo è diventato vorace di tutto: di sapere, di nuovi viaggi ed esperienze, era insaziabile della vita.

Divenne pian piano un ragazzo di intelligenza acuta e di elevata sensibilità, due caratteristiche senz’altro positive ma che possono aprire spiragli per una fragilità emotiva.

Fragilità che nella sua vita è entrata in punta di piedi ed ha oscurato la sua anima a tal punto da indurlo a togliersi la vita il 18 marzo 2018, senza lasciare nessuno scritto, senza alcuna spiegazione, lasciando attoniti e sgomenti la sua famiglia e tutti coloro che lo conoscevano e lo amavano.

Da questa esperienza di dolore nasce il desiderio di “far fiorire il deserto”, di dare un senso e uno scopo a questo percorso, cercando di aiutare a prevenire queste tragedie e portando sostegno e conforto ai ragazzi che ne hanno bisogno.

Per questo è nata l’associazione “Insieme per Jacopo” e per questo stiamo lavorando, perché dal dolore possa nascere l’amore.

LA NOSTRA STORIA

“Insieme per Jacopo” è un’associazione nata il 1° Giugno 2020.

I suoi soci fondatori sono uniti ed accomunati dall’affetto per Jacopo e dalla volontà di non disperdere le sue qualità e potenzialità, ma di trarne ispirazione per realizzare un progetto di accoglienza e condivisione.

Intendiamo piantare un piccolo seme che speriamo possa portare molto frutto attraverso il nostro lavoro e la collaborazione di un numero sempre maggiore di sostenitori.

Sicuramente chi ha conosciuto Jacopo non ha bisogno di grandi spiegazioni per sentirsi parte di questo progetto ma pensiamo che anche chi non lo ha conosciuto possa entusiasmarsi e coinvolgersi.

I giovani sono il futuro del mondo, aiutarli e proteggerli è un dovere di tutti, di ognuno di noi.

TESTIMONIANZE

RICORDANDO JACOPO

Nicoletta Ruiu
Nicoletta RuiuMamma di Jacopo
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Voglio contribuire con un personalissimo ricordo anch’io. Spero possa essere utile per far conoscere alcuni aspetti della personalità di Jacopo. Frequentava le scuole medie e a luglio, durante l’oratorio estivo, si affezionò tanto a una ragazzina di due anni più grande di lui. Io osservavo questa frequentazione assidua da lontano, ero incuriosita ma anche preoccupata vista la differenza di età, e lo punzecchiavo con domande che lui rispediva puntualmente al mittente, dicendomi semplicemente “non preoccuparti, è solo una mia amica”. Passato qualche mese venni a sapere che quella ragazza aveva perso il padre proprio mentre frequentava l’oratorio estivo e non lo aveva detto a nessuno tranne che a Jacopo e lui, da solo, con la sua amicizia, ha sostenuto e supportato il suo dolore. Una volta venuta a conoscenza di questo fatto ho riletto tutti gli avvenimenti con occhi diversi e gli ho chiesto “ma perché non me ne hai parlato? È un peso troppo grande da portare, ti avrei potuto aiutare” e lui mi rispose semplicemente “mamma, mi ha chiesto di non dirlo ed io le ho dato la mia parola”. Era solo un ragazzino ma aveva già un grandissimo senso della lealtà e dell’amicizia.
Maurizio Sartori
Maurizio SartoriPapà di Jacopo
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Per me è molto difficile e doloroso parlare di Jacopo, ma voglio comunque lasciare un mio ricordo. Alla fine della terza media, io la Nico e Jacopo andammo a scuola per ritirare la pagella con il voto di ammissione all’esame, sapevamo che sarebbe stato un bel voto ma che fosse un 10 io non me lo sarei mai aspettato. Jacopo era contento ma, uscendo dalla scuola, io non sapevo cosa dire, sapendo che un esame può anche non andare benissimo e avevo timore che potesse restare deluso. Allora io gli dissi “Jacopo mettiamola così all’esame puoi perdere o al massimo pareggiare “. Lui si fermò mi guardò dritto negli occhi e mi disse con tono molto deciso “tu non hai capito! Io adesso voglio la lode“. Quella frase mi rimarrà sempre in mente. Jacopo era così, gli obiettivi che si prefissava li raggiungeva sempre.
Sofia Proserpio
Sofia ProserpioAmica di Jacopo
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Il ricordo più bello che ho di lui è il giorno della cena di terza media. Quella mattina mi alzai con il messaggio più bello che io abbia mai ricevuto: Jacopo mi chiese se volevo essere la sua fidanzata. Il giorno più bello di sempre. L'unico ragazzo che io abbia mai amato.
Rebecca Riva
Rebecca RivaAmica di Jacopo
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Non mi dilungherò molto, ma volevo solo dire che Jacopo era un ragazzo che c'era sempre e in ogni momento. Era la persona più altruista che conoscevo e aveva un cuore d'oro che a volte era anche intimidatorio. Era molto simpatico e mi manca molto. Sono sicuro che è fiero di ciò che state facendo, perchè lo avrebbe fatto anche lui in un momento della sua vita. Lui c'era ed era vero.
Antonio Vettoretto
Antonio VettorettoEx Coach di Jacopo
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Non è facile scrivere qualcosa di Jacopo. E non perché non abbia abbastanza ricordi. Ci siamo conosciuti e abbiamo lavorato insieme sui campi da basket per un anno e c'era un enorme rispetto fra noi. Quello che mi ha più colpito di lui era il rapportarsi con i compagni di squadra,soprattutto i meno dotati tecnicamente. È stato un po' per loro il fratello maggiore e loro lo vedevano come un punto di arrivo. Questo mi faceva riflettere sulla sua grande umanità. Sebbene per Jacopo il basket poteva rappresentare un trampolino di lancio per arrivare ad alti livelli,forse per lui era solo un mezzo per donarsi agli altri. In quell'anno così denso abbiamo avuto la fortuna di viaggiare molto per via delle trasferte in campionato. Amava la buona cucina e non perdeva occasione con i compagni di squadra di fare solide mangiate. Poi indimenticabile il Torneo di Cesenatico, il primo al quale abbiamo partecipato proprio insieme a lui con la gita finale a Ravenna. L'anno successivo le nostre strade si sono divise, lui a Cabiate io in un altro gruppo. Un ragazzo fuori dagli schemi che tutti i coach vorrebbero allenare e che la sua scomparsa ha lasciato in me un segno profondo. Jacopo, credo che da lassù apprezzerai questo nostro impegno a favore di tanti ragazzi atleti e non che speriamo di saper e di poter coinvolgere nel nostro percorso associativo.
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L'inizio del viaggio

I Soci fondatori

Nicoletta Neri

Classe 1971, diplomata,  impiegata. Amo la lettura, il cinema, i concerti e i viaggi. Ho conosciuto Jacopo nell’ambito del basket, in quanto compagno di squadra di mio figlio Andrea; in brevissimo tempo e’ nata una bellissima amicizia anche con i genitori di Jacopo, Nicoletta e Maurizio Sartori, andando il nostro rapporto  ben oltre il basket. Ciò che è successo a Jacopo, mi ha lasciato un segno indelebile nel cuore.  Ho deciso pertanto di accettare la proposta di Nicoletta e Maurizio di fondare un’associazione, per la necessità di trasformare il dolore in qualcosa di positivo, di dare un senso a ciò che sembra non avere senso. Sono convinta che il bene che faremo attraverso l’Associazione, nel ricordo di Jacopo sarà contagioso!

Maurizio Sartori

Sono Maurizio classe 1964, nato a Mariano Comense abito a Carugo dal 1987. Ho voluto contribuire alla nascita di questa associazione perché ritengo che dalla mia dolorosa esperienza io posso aiutare qualche ragazzo o genitore in difficoltà; grazie a Jacopo ho conosciuto il mondo del basket, lì ho conosciuto delle persone e dei ragazzi fantastici che mi hanno dato la forza di portare avanti questo progetto.

Elisabeth Soldarini

Sono Elisabeth, da poco cinquantenne, avvocato. Sono la madrina di battesimo di Jacopo, il padrino è mio marito Giuseppe. Jacopo non è solo il nostro figlioccio, Jacopo è parte della nostra famiglia e con lui Nicoletta, Maurizio e Michele. L’associazione “Insieme per Jacopo” rappresenta certamente uno strumento per affrontare la delicata questione del disagio giovanile e per sensibilizzare sulla tematica. Questo è dunque il suo scopo, ma non solo. Conservo nella memoria del mio telefonino gli ultimi messaggi che ci siamo scambiati con il “bel bambino” il giorno del suo ultimo compleanno. L’ho salutato con queste parole: “continua così, sei un ragazzo davvero speciale. Bello, intelligente e sensibile”. Ecco, per me l’associazione è anche questo, è soprattutto questo: Jacopo continua così.

Andrea Crotti

Mi chiamo Andrea, sono nato nel 2001 a Carate Brianza e la mia più grande passione è la pallacanestro. Ecco, proprio l’amore per questo sport mi ha permesso di conoscere Jacopo: il suo arrivo nella mia stessa squadra al Basket S. Ambrogio Mariano. Proprio qui, nasce un forte legame di amicizia tra noi che, con il passare del tempo, è andato oltre il mondo della palla a spicchi. Ciò che mi ha sempre colpito di lui era la sua semplicità, la sua calma, la sua voglia di voler sempre aiutare il prossimo ed i compagni di squadra in difficoltà ed il suo altruismo. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile dentro di me, ma sapevo, in cuor mio, che avrei dovuto fare qualcosa per mantenere vivo il ricordo di un amico speciale… e quel qualcosa, ora, è arrivato. Fresco di elezione e di nomina come Segretario Generale del Basket Mariano, sono pronto per questa nuova avventura, nella speranza che questo progetto in onore di Jacopo possa mantenere vivo il suo ricordo in tutti noi

Alessandro Burgio

Mi presento sono Burgio Alessandro nato a Cantù nel 1975, ho passato la mia infanzia tra le vie di vighizzolo dove ho vissuto fino a 13 anni, quando poi sono arrivato a Mariano comense e tutt’ora ci vivo. Lo sport è sempre stato un compagno fondamentale nella mia vita, ho praticato il pattinaggio a rotelle l’atletica il ciclismo lo snowboard il paracadutismo il basket che ancora oggi pratico. Nella vita faccio l’imprenditore stando molto attento al territorio, cercando di dare il giusto contributo, copro la carica di presidente della multisport Cantù, con cui ho un legame molto particolare. Ho deciso di far parte del progetto dedicato a Jacopo, per due motivi, il primo è per le fantastiche persone che ne fanno parte, il secondo è per dare un messaggio positivo sul nostro territorio creando degli eventi che coinvolgano i giovani ad avvicinarsi allo sport.

Antonio Vettoretto

Nato il 18/04/1963 a Mariano Comense Residente a Meda. Coach di Jacopo nell’annata 2016/17 come allenatore u16 Comincia la sua carriera cestistica nel Virtus Meda nel 1983 dove rileva la Società e la fa crescere fino al professionismo. Svolge la sua attività per cinque anni nel Basket Rovello poi approda a Mariano con il basket S.Ambrogio. Da quest’anno collabora anche con il basket Seregno dove svolge attività nel settore giovanile. Ha accettato di essere Socio fondatore dell’Associacione “insieme per Jacopo” per gli alti scopi morali ed etici che l’associazione si prefigge.

Alice Giraldo

Sono Alice, ho 18 anni e sono una studentessa del Liceo Marie Curie Linguistico. Sono una ragazza solare e allegra che ama ridere e stare in compagnia. Mi piace partecipare a ogni tipo di iniziativa, conoscere nuovi posti e persone. Difficilmente mi scoraggio e sono sempre pronta a dare una mano a chiunque ne abbia bisogno. Conosco Jacopo dalla prima superiore. Si in effetti sembra poco il tempo, ma in così poco mi ha dato tanto. Ci siamo conosciuti per caso, una strana coincidenza, la mia classe era vicina alla sua e alle volte mi piaceva scambiarci qualche chiacchiera. Poi con il tempo la chiacchierata si è trasformata in vere e proprie ore di chiamate e messaggi, nel vederci all’intervallo o la mattina prima di entrare a lezione stando seduta in braccio a lui o nell’uscire a prendere il gelato al fior di latte e nocciola dove ci raccontavamo di tutto, pure dei nostri segreti segretissimi. Che bei ricordi… è proprio questo che mi piace della nostra amicizia: così semplice, ma così profonda. Perché ho deciso di diventare un socio fondatore? Beh, la risposta è facile. Jacopo per me è sempre stato un grande amico, il mio migliore amico! Quindi che dire, è una scelta presa con il cuore, con amore per mantenere vivo il ricordo di una persona molto speciale. La vita mi ha insegnato che è difficile raggiungere gli obiettivi, ma molto facile perdere qualcuno a cui vuoi veramente bene. Ecco, per me quest’associazione è la continuità del rapporto di amicizia con Jacopo che non avrà mai fine e che crescerà sempre di più

Nicoletta Ruiu

Classe 1966 sono laureata in giurisprudenza e ho lavorato per più di trent’anni quale consulente fiscale, impegnata da diversi anni in un’associazione professionale e nella vita politica del mio comune di residenza. La cosa però che ho sempre amato fare di più è la mamma, e, quando ho perso uno dei miei figli, se n’è andato con lui un pezzo del mio cuore. Raccogliendo i pezzi rimasti ho deciso che il dolore e la morte non dovevano avere l’ultima parola e da questa decisione è nato il desiderio di costruire un progetto in onore e in memoria di Jacopo perché lui possa vivere per sempre nel cuore di tutti noi.

CONSIGLIO DIRETTIVO in carica